venerdì 6 luglio 2012

Cocci.

Cocci.
Frammenti. Pezzetti. Pezzettini.
Ho smontato ogni singolo aspetto della mia vita.
Mi ci sono trovato costretto.

Ho rivisto il senso degli anni passati.
Ho ripensato alle varie fasi, ai vari periodi.
Ho ripensato alle cose fatte.

Ho rivisto scorrere gli anni. I giorni. I minuti.
Ho cercato il senso delle cose.
Ho soprattutto smontato il senso delle cose.

Ho smontato gli anni di università.
Gli studi matti e disperatissimi di matematica.
Ho smontato la matematica.

Ho smontato gli anni di dottorato.
Le pubblicazioni, gli articoli, le ricerche.

Ho smontato gli studi di informatica.

Ho smontato gli anni del liceo,
e quelli delle medie.
E poi gli anni di insegnamento alle medie.

Ho messo al setaccio i miei anni di elementari.

Poi sono andato oltre ...

Ho smontato i miei primi anni di vita.

Mio padre conosciuto a 7 anni.
Mia madre conosciuta e persa più volte.
La mancanza di un riferimento una volta arrivato in Italia.
La solitudine che da sempre mi accompagna.

Poi ho smontato e ricomposto il mio rapporto con Maria Carla.

E poi non è rimasto più nulla da smontare.

Davanti a me:
cocci, tanti cocci.
Cocci, frammenti, pezzetti, pezzettini.

Mi ci sono trovato costretto.
Non trovavo altra strada per affrontare le richieste dei bimbi.
Le richieste di Linda.

Adesso ci sono solo cocci.
E' tutto da rimontare.
O tutto da rifare.
E non so cosa sarà.
Come sarà.
Quel che sarà.

Ho pensato più volte di scrivere approfonditamente
riguardo a ciascuno dei periodi che sentivo che stavo smontando.
Ma il blog stesso era in discussione e lo scrivere era un coccio.

Non so che mosaico verrà fuori.

Spero solo che i cocci siano abbastanza brillanti
e che la nostra fantasia sia tale
da poter costruire un'immagine bellissima anche se fatta
di tanti pezzetti e tanti frammenti.

Questo è.






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