venerdì 24 agosto 2012

Due ore.

Mi rotolo nel fango. Mi rotolo nella polvere e tra le foglie secche. Striscio.
Raccolgo un legnetto e me lo metto in bocca. Vedo una formica, provo a prenderla.
Ecco un sassolino, metto anche questo in bocca. Striscio di nuovo.
Ho le mani piene di terra. Le porto alla bocca e ci sbavo sopra.
La terra si impasta ed io la spalmo sul viso e sul corpo.
Ecco un piccione. Lo guardo, alzo un braccio. Troppo lontano oer prenderlo.
Controllo per un attimo dove sono loro. Si ci sono, sono sempre seduti li dietro.
Arriva un po' di vento, muove le foglie. Guardo in alto per vedere i rami che si muovono.
C'è anche un lampione tra gli alberi. Con un piccione sopra. Belli i piccioni.
Passa una moto. Loro mi dicono "moto" ed io sono contento perché lo sapevo.
Passa anche un autobus. Loro mi dicono "autobus" ed io sono contento perché già lo sapevo.
Striscio ancora, c'è una macchiolina per terra. La tocco con l'indice.
Non si muove e non fa rumore. Torno indietro da loro.
Mangiano qualcosa, ho visto che masticano. Chiedo.
Voglio assaggiare. Mi fanno assaggiare con il dito. E' yougurt.
Lo mangio insieme alla terra. Chiedo ancora. Ne mangio ancora.
Finché ce n'è. Ora mi dicono "Finito", boh. Le loro mani sono vuote.
Chiedo ancora. Niente. Mi riportano ai giochi. Alle corde.
Sto seduto davanti alle corde. Le prendo e provo ad alzarmi spingendo
con le gambe per raddrizzare le ginocchia. Un po' ci riesco.
Sto li a lungo. Ci provo a lungo. Poi mi spostano.
Sono su un gioco grande ed alto. Striscio verso la discesa.
"Buttati, buttati" mi dicono loro. Ed io mi butto. Ho imparato a buttarmi nella discesa.
Mi spostano di nuovo. Andiamo all'altalena. La conosco. Mi piace abbastanza.
A Linda piace più che a me e va veloce.
Io mi lascio cullare. Loro mi spingono ed io rido. E' bello ridere.
Stiamo li. A lungo. Con loro.
Loro sono sempre li vicino. Poi mi viene fame. Chiedo.
Poppo un po' e poi mi danno il biberon. Lo bevo tutto. Mi piace.
Giochiamo ancora. Sono stanco. Voglio andare a casa. Chiedo.
Partiano. Ecco il portone. Le scale. Le luci ad ogni piano. Gli scalini.
Il campanello accanto alla porta. Le chiavi aprono la porta.
"Casa!!!" ci dicono loro. Giochiamo un pochino per terra.
Andiamo a dormire. Faccio fatica a dormire. Troppe cose ancora da vedere.
Troppe cose ancora da provare. Insistono. Insistono ... Dormo.

Luca.



ciao,
guzman.





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