Un anno fa, Luca e Linda erano cosi:
mi è sempre rimasta nel cuore la foto del piede sulla mano.
E' semplicemente minuscolo.
Appena posso faccio una nuova foto del piede di Linda sulla mia mano.
Avevo pensato più di una volta alla possibilità di rifare, via via che passano i giorni,
foto in posizioni simili a quelle che si vedono nelle foto di un anno fa ...
poi mi sono reso conto che ciò avrebbe condizionato troppo il vissuto di adesso.
Nonostante.
Nonostante i libri sparsi ovunque nel pavimento di casa.
I giochi sparsi ovunque.
I vestiti sparsi ovunque.
Nostante TUTTO sia, giustamente, sparso ovunque:
rossetti, bottigliette, pomate, maglie, trottole, macchinine, tamburelli, pezzi smontati di oggetti vari ...
Nonostante l'ormai ovvia e scontata fatica.
Il peso che aumenta.
I kili trasportati per addormentarli in braccio.
Le ore passate ad addormentarli.
Nonostante l'ormai ovvia e scontata mancanza di sonno.
Sonno, fame, sete, riposo.
Nonostante la difficoltà a trovare dei tempi per fare qualunque cosa.
La spesa, il bagno, le pulizie.
Nonostatne la difficoltà a trovare il tempo per cucinare,
per loro ma soprattutto per noi.
E la difficoltà a trovare il tempo per mangiare.
Nonostante l'accumularsi delle faccende non sbrigate.
I fogli, i bollettini, i documenti, ...
Nonostante un anno intero di convivenza con queste difficoltà ...
Nononstante il fatto che si naviga a vista,
anzi, nonostante il fatto che si naviga a orecchio.
Nonostante il fare senza sapere.
Nonostante il sapere che non riesce a diventare fare.
Nonostante le nostre carenze, le mie carenze.
I nostri errori. I miei errori.
Nonostante il dispiacere per gli errori.
Nonostante il confronto duro con il passato da curare.
Le nostre debolezze, le nostre malattie.
e nonostante il fatto che
c'era, e speriamo non ci sia più,
un qualche serio problema psico-fisico ...
che ci ha fatto piangere, dolere, disperare ...
Nonostante tutto questo:
continuiamo a navigare nelle acque che ci sembrano più belle e più promettenti.
Appunti 33.
Senza identificazioni.
La nostra scelta di affrontare il rapporto con i bimbi
senza poggiare sulle identificazioni e sulle tradizioni
costringe a rielaborare in maniera profonda il rapporto con i genitori.
Bambini.
Da qualche giorno, Luca e Linda,
sono ormai proprio bambini.
Nel comportamento e nel fisico.
Forse il cambiamento era già avvenuto e noi ce ne siamo accorti
solo ora che hanno compiuto un anno.
Gattonare, arrampicarsi, scale ...
Ho scoperto, mi pare, che lasciare che i bimbi si arrampichino ovunque
li aiuta ad iniziare a gattonare se ancora non lo sanno fare.
Linda ha imparato a gattonare dopo i lunghi tentativi passati a provare ad arrampicarsi sugli armadi.
Nell'arrampicarsi il movimento è simile al gattonare e non si può strisciare in verticale.
Arrampicarsi costringe a mettere in atto la cordinazione delle braccia e delle gambe.
Anche Luca sta iniziando a gattonare.
Se non si lascia che i bimbi si arrapichino sulle cose e li si porta a giro per mano
per farli imparare a camminare, si impedisce loro di fare molte scoperte.
C'è spesso quest'ansia di farli camminare, per riconoscerli come persone,
come se prima di camminare e parlare non fossero tali
e per vantarsi di quanto presto hanno fatto ad imparare a camminare.
[vedere prossima nota sul vantarsi].
C'è anche l'ansia di farli camminare presto per evitare che si sporchino,
forse sempre per lo stesso motivo: è da animali rotolarsi per terra e sporcarsi.
Ho visto un babbo ieri al parco far fare i primi passi ad un bimbo
di meno di cinque mesi: evidentemente non sa che il riflesso che i bimbi hanno a muovere le gambe
quando tenuti sospesi non ha nulla a che vedere con l'apprendimento del camminare.
Anzi, il fatto che quel riflesso sia ancora presente indica
che il bimbo è particolarmente piccolo.
[per giunta metteno in posizione eretta i bimbi piccoli,
gli storgono le gambe che non sono ancora forti abbastanza].
Arrampicarsi aiuta: la cordinazione, l'equilibrio,
la presa si sicurezza e la conoscenza del proprio corpo,
il gattonare.
Gattonare a sua volta aiuta nella conoscenza del mondo:
si è finalmente e per la prima volta indipendenti !
E' bello vedere Linda che da sola al parco decide dove andare.
Le piace tanto perlustrare.
Abbiamo scoperto anche che un altro esercio che amano fare,
anche prima di sapere gattonare, è salire le scale.
E' un esercizio bello e godurioso
ed anche questo facile moltimissimo la comprensione del meccanismo del gattonare.
Rimpiangiamo di non averci pensato prima.
Adesso che lo sappiamo dovremo portarli a giro per piazze varie con scalinate.
"Buttati !!!"
Se si mette Linda seduta sul bordo di qualcosa (tavolo, piscina, muretto ...)
e le si dice "Buttati !!" tenendo le braccia pronte a prenderla:
lei sorride, si fa coraggio e dopo un po' si butta con una faccia molto comica.
E' bello quando lo fa nel bordo della piscina perché ne viene fuori
un vero e proprio tuffo.
"Pigia!"
Linda era solita fare popò ai cambi rispondendo al comando "pigia!".
Non più, da qualche mese.
Solo raramente adesso fa popò ai cambi.
Di solito è tornata a farla nel pannolino.
In realtà, crediamo, questo è un buon segno:
non ha più bisogno di gestire con attenzione il funzionamento dell'intestino
perché sono passati i dolori acuti.
Arrampicarsi con un oggetto in mano.
Essendo ormai padrona dell'arte di mettersi in piedi appoggiandosi a qualunque cosa,
Linda adesso preferisce tentare di mettersi in piedi usando una mano sola
e tenendo nell'altra un qualche oggetto.
Credo che sia piacevole per lei la sensazione di portare con se un oggetto
in alta quota. (70cm).
Anche Luca si arrampica ovunque e tenta anche lui a volte di farlo con un oggetto in una mano.
Ma il suo gioco preferito è invece quello di arrampicarsi sugli scaffali e tirare giù tutto quello che c'è:
gli è chiaro il concetto di contenitore e gli piace svuotare i contenitori: cestini, armadi ...
Processo meraviglioso.
Come ho già detto.
Non posso più riferire tutti gli apprendimenti di Luca e Linda:
sono svariati ogni giorno.
Ieri per esempio Luca davanti a un libro,
alla domanda "dov'è l'occhio del pesce?",
ha usato, simultaneamente, gli indici delle due mani
per indicare i due occhi dei due pesci rappresentati nell'illustrazione ...
ed è evidente a chi lo conosce che lo fa con cognizione di causa.
Il processo di sviluppo di cervello
ed il processo di apprendimento che il cervello compie
sono veramente fantastici. Sono strabilianti.
Come ha detto qualcuno:
il cervello umano è ampiamente sovradimensionato per la sola sopravvivenza,
nel giro di pochi anni riesce a comprendere nozioni di una astrazione e di una complessità enorme.
A.I.
Una piccola digressione, ma collegata all'apprendimento.
AI sta, in inglese, per intelligenza artificiale.
I ricercatori di Google stanno portando avanti uno studio che ha del sorprendente:
hanno creato un super-programma per computer che in grado di imparare cose varie
senza dovergli dire cosa deve imparare.
In particolare al programma vengono dati in pasto tutte le immagini che ci sono in internet,
compresi tutti i fotogrammi di tutti i video di Youtube,
ed il programma da solo cerca di capire cosa può imparare e poi lo impara.
In tre giorni di lavoro il programma ha imparato che esistono i gatti
ed ha imparato a riconoscerli in qualunque posizione ed inquadratura;
tutto questo senza sapere cosa è un gatto,
senza che gli sia stato detto di imparare a riconoscere i gatti
e senza che gli siano state date immagini di soli gatti.
Il programma andando avanti può imparare l'esistenza di molti oggetti e animali
e può imparare a riconoscerli.
Trovo che sia un risultato informatico e teorico veramente sorprendente.
Tuttavia anche se il programma imparasse a riconoscere ogni tipo di oggetto,
non arriverebbe in nessun modo a competere con le capacità della mente degli esseri umani.
Basti pensare ai sogni ...
Basti pensare ai pittori ...
Prematurità.
La prematurità crea molte più complicazioni ai genitori di quanto sia in generale noto.
Oltre allo sfasamento degli apprendimenti a cui uno si adegua abbastanza facilmente,
c'è il diverso percorso degli apprendimenti che lascia i genitori senza linee guida.
In particolare le capacità relazionali e lo sviluppo delle competenze fisiche seguono, nei prematuri,
percorsi molto atipici che possono mettere a dura prova i genitori
anche in considerazione del fatto che i bimbi prematuri sono
considerati a rischio per una vasta gamma di patologie.
Vantarsi.
Uno tende a volersi vantare, difronte al mondo, delle capacità dei propri bambini.
Credo tuttavia di aver imparato che la voglia di volersi vantare
può essere dannosa: i bambini cambiano, crescono, smettono di fare quello che facevano, ...
per cui si rischia di rimanerci male o di costringere il bimbo ad un comportamento che ha superato.
E, soprattutto, non c'è nulla da vantarsi
perché quello che fanno non è roba nostra.
Più che badare a vantarsi di qualcosa e meglio stare al rapporto con loro.
Una bimba e una mamma.
Questo è un piccolo post che aveva scritto Maria Carla ad Aprile
e che per vari motivi non è mai stato pubblicato. Eccolo:
Due volti distesi dal sonno profondo....
Nonostante.
Nonostante mi risulti difficile fare buone foto in questi giorni.
Nonostante quindi questo post non abbia nuove foto.
Lo pubblico lo stesso.
Per continuare a pensare.