sabato 20 luglio 2013

Il senso della vita



Se ci si lascia andare.
Se ci si lascia andare per un momento a essere quel che davvero si è.
Si scopre qualcosa di unico.

Passiamo talvolta gli anni a rincorrere castelli di rabbia.
A rincorrere castelli frutto della bramosia.
Si pensa di averne il diritto.
"Ne ho bisogno".
"Ne ho bisogno per quel che è stata la mia vita, per quello che ho passato".
Ci diciamo.
E non è vero.
Non è mai vero.

Se ci si lascia andare ad essere quello che davvero si è.
Se ci si lascia vincere dalla vita.
Se ci si lascia trascinare nei vicoli, nei campi, nei luoghi persi ed apparentemente senza senso.
Dove ci portano i bimbi.
Allora si può vedere, d'un tratto, inatteso, prima debole e poi fortissimo:
il senso della vita.

Che l'importante è essere buoni, più che bravi.
Che l'importante è regalare agli altri un'altra estate, un'altra canzone.
Che l'importante è stare ai rapporti, senza gestirli.

Non esiste una cornice di riferimento assoluto.
Non esiste un dio che approva e disapprova.
Non esistono la gratificazione e l'appagamento assoluti.

La realizzazione è data dall'obbligo di essere umani.

Nell'apparente totale parzialità di stare con un bimbo che gioca con un bastoncino,
vi è il senso della vita.

______
guzman.



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