Scrivo per condividere con voi.
Credo che condividere sia sempre sano.
I pensieri, le idee, gli affetti non sono come gli oggetti.
Più li condividi e più aumentano, si rafforzano, crescono.
Scrivo per me.
Perché nello scrivere focalizzo meglio ciò che sta succedendo
ed imparo ad affrontarne meglio i vari aspetti.
Scrivo in realtà per Luca e Linda.
Ma non nel modo ovvio che ci si potrebbe aspettare
che sarebbe quello di fargli leggere queste cose un giorno.
No.
Scrivo per loro per un motivo più complesso e profondo.
Con i figli, credo, c'è sempre il rischio forte di incappare nel pensiero,
malato a mio modo di vedere,
che dice "io sono perché loro sono".
Ebbene, scrivere mi serve a portare avanti una ricerca
sulla realtà umana che ho sempre portato avanti
e che fà si che la mia realizzazione di identità
non dipenda, spero, da ciò che Luca e Linda saranno.
Io non sono perché loro sono,
ma sono quel che sono indipendentemente.
In questo senso scrivo per loro,
per non buttare loro adosso
mie proiezioni ed identificazioni.
guzman.
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