giovedì 19 dicembre 2013

Ho un tumore.

Ho un tumore.
Si. Un tumore al testicolo. Destro.
Due noduli di un centimetro ciascuno.

Penso di poter affrontare questa battaglia.
Penso di poterla vincere.

C'è una lunga storia dietro a questa malattia.
Vorrei raccontarla.

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E' estate, c'è il sole, ci sono i gelsomini.
Il giardino di mia nonna è bello e profumato con tutti quei gelsomini
che si arrampicano sul pergolato.
Io ho 5 anni.

Sono in bicicletta.
Mi arreggo a uno dei pali di metallo del pergolato ...
Cerco l'equilibrio ...
Mi lascio andare ...
Pedalo e muovo lo sterzo cercando di non perdere
quella bellissima sensazione di controllo ed allo stesso tempo di fragilità della situazione ...
Raggiungo il palo successivo del pergolato posto qualche metro più in là
e mi arreggo di nuovo, pronto a ripartire per il palo successivo.

Così ho imparato ad andare in bicicletta.
Ero bello, capace, vitale, vispo.
Affrontavo la realtà.
Un passo per volta, un ostacolo alla volta.
Gli ostacoli erano giochi. Le difficoltà diventavano in breve tempo vittorie.

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{Nota: Non sono particolarmente abbattuto. Sento il corpo e la mente che reagiscono,
che cercano di realizzare una resistenza. Anche i dottori sono fiduciosi nell'esito della cura
che consisterà probabilmente nell'asportazione del testicolo. Non mi faccio un problema
di questa asportazione, tanto più che ovviamente il testicolo non funzionava più.
La cosa non lede il mio senso di virilità e vi dirò poi perché.
Il mio pensiero è ovviamente in questi momenti rivolto a ridurre i disagi per Luca e Linda.}

Ciao,
a domani,
guzman.








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