domenica 22 giugno 2014

Saturazione.

Il mio coropo è saturo.
Oggi il mio corpo ha raggiunto la saturazione di veleni.
Non può sopportarne più.

Effetti collaterali:
Mal di testa continuo
Difficoltà ad aprire gli occhi
Fischi agli orecchi
Perdita di equilibrio
Difficoltà a respirare
Nausea
Conati di vomito
Male alla bocca ed ai denti
Bruciore di stomaco
Stitichezza
Inappetenza
Forte alterazione dei sapori
Forte debolezza
Eruzioni cutanee su tutto il corpo
Gonfiore
Perdita di sensibilità nelle dita
Perdita dei peli e dei capelli
Difficoltà di attenzione e concentrazione

La chemioterapia è una cura. Ma è brutta.

In questo stato è difficile credere al senso delle cose,
trovare le forze per ripartire ed affrontare i normali problemi della vita.
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Mi attacco al post che Stefano aveva scritto per me tempo fa
e che riporto anche qua:

Qualche anno fa avevo un bar... mi piaceva stare a contatto con la gente... mi piaceva parlare con i miei clienti... C'era quello chiuso che ti dava solo il buon giorno e il buona sera, c'era poi chi ti raccontava come aveva passato tutta la sua giornata, c'era chi ti raccontava della sua famiglia, c'era chi ti raccontava del suo lavoro, c'era chi scherzava e chi di politica e di calcio si arrabbiava. Ecco tutto questo a me piaceva. Però in particolare mi ricordo di una signora, di cui mi sfugge il nome, visto che ormai son passati tanti anni o forse perche gli anni giocano un brutto scherzo sulla mia memoria. Una mattina entrò per fare colazione, mai vista prima, aveva l'aria stanca e ordinò a fatica, poi si sedette, mangio e inizio con me a parlare: veniva da careggi dopo aver fatto un ciclo di chemioterapia e mi racconto tutta la sua storia, anzi tutta la sua vita, si confidò come se io fossi un suo fratello, poi ad un certo punto si scusò e mi disse, ora parla te e raccontami della tua famiglia e se hai, dei tuoi figli, perchè ho bisogno di sentire qualcosa che parli di vita! Io le raccontai tutto di me, del mio passato burrascoso, ma anche del presente bello di mia figlia. Mi disse grazie e dal quel giorno una volta la settimana veniva a fare colazione e ci raccontavamo del più e del meno... e lei era contenta e io lo stesso. Poi per ben 5 mesi non l'ho più vista, giuro che stavo quasi in pensiero... pensavo al peggio e ne ero molto dispiaciuto... con lei era nato un rapporto strano... non la conoscevo ma mi trovavo bene a raccontare tutto quello che pensavo... e lei con me... come se fossimo stati amici d'infanzia.... che strana la vita. Una mattina la vidi entrare e mi urlò sorridente... ciao Stefano, scusa se non mi ero più fatta vedere... sono passata apposta per dirti che potrei andare all'anagrafe e segnare la mia nuova data di nascita, perchè con certezza sono fuori dal tumore. Girai il bancone del bar, l' abbracciai e la baciai e lei mi disse grazie per quei cappuccini pieni di chiacchere. Ecco ho scritto questo perchè voglio far sapere a quella persona a me cara... che almeno per un giorno vorrei tornare ad avere il bar e vederti entrare con lo stesso sorriso e quell'aria urlante di quella signora... forza non mollare è dura ma un tipo tosto come te ce la deve fare !

grazie Stefano,
davvero,
guzman.


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