C'era un tempo.
Qualcosa.
Forse ricordo.
La vitalità. La leggerezza.
Adesso stanno tornando.
Nel frattempo,
aspettiamo.
Teniamo duro.
Ma già le sento qua vicine.
Crescono.
Crescono insieme ai bimbi.
E più le lascio fare, più crescono.
Come i bimbi,
che sanno più di noi
quel che è e quel che non è.
E rifiutano istintivamente il precostituito,
il prestabilito.
I chiodi sono pappa,
il cartone è pizza,
il libro è un pesce.
E così il vuoto sparisce, non esiste più,
perché non è mai esistito.
Questo sanno fare gli esseri umani
quando non si ammalano,
affrontare il vuoto della natura.
guzman.
[torniamo l'8, e comincio a risentirmi in forze, ciao]
[la foto è di gennaio]
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