martedì 13 marzo 2012

Appunti 29.


Sta passando tutto ...


"Mi piace il mondo!"



Aggiornamento.
Luca comincia a voler stare in fascia rivolto verso il mondo.
Un paio di settimane mi sono sorpreso quando apriva gli occhi per strada e non piangeva.
Cercavo di immedesimarmi in lui che scopre tutto un mondo nuovo e sconosciuto:
macchine, persone, rumori, case, alberi, cielo, nuvole, ...
e mi sembrava impossibile anche solo vagamente immaginare cosa potesse avvenire nella sua testa.
Adesso sta già al punto in cui il mondo gli è conosciuto e vuole
vederlo per bene.
A piedi nudi con i suoi begli occhi aperti fa davvero un figurone.

Linda sta decisamente meglio.
Sta aumentando notevolmente il tono muscolare
e sta abbandonando la posizione fetale che ha tenuto a lungo e che la curvava in avanti.
Quando messa prona, alza la testa a lungo e poggia le braccia per alzarsi meglio.
Anche lei in strada scruta spesso il mondo e non piange per tornare a casa.
Ha ancora dei momenti in cui si sente affogare per i reflussi
e si fa prendere dal panico ma si tratta più che altro di crisi nervose
che alla fine la portano a essere più reattiva.
Insomma, molto molto meglio.

Appunti 29.

Avrò fatto bene?

I bimbi hanno cinque mesi, sono già "grandicelli".
Hanno passato cinque mesi con noi.
Quello che sono diventati in questi cinque mesi
è il risultato, anche, dell'interazione e del rapporto con noi.
Ed è per questo che non posso fare a meno in questi giorni
di chiedermi di continuo: avrò fatto bene?
Abbiamo preso tante decisioni,
abbiamo cercato di capirci qualche cosa
ma alla fine ci siamo fatti guidare dalle nostre sensazioni e voglie.
Avremo fatto bene?
Non so dire, quando li vedo stare bene penso di si
quando hanno qualche problema, mi viene da mettere in dubbio
la giustezza di tutto quello che ho fatto.
Tutt'a un tratto non sono più piccoletti
e quello che sono è dipeso da noi.
Poi il dubbio viene lasciato irrisolto e scacciato
dal pensiero che quello che saranno in futuro
dipenderà dal nostro rapporto di oggi ...

Selvaggi.
In questi mesi mi sono preoccupato di come stavano crescendo Luca e Linda.
A volte però questo pensiero sparisce per lasciare spazio ad una immagine
che mi piace molto di più:
Luca e Linda a piedi nudi nei campi e nei boschi come selvaggi ...
senza regole, senza preoccupazioni, senza obblighi e mete ...
solo vitalità allo stato puro.
Gioia di vivere.
Gioia di godersi il mondo.
Su una gioia tale si può costruire tutto.

Proiezione dell'identificazione.
Quando si ha un figlio solo
immagino sia facile ritrovarsi a proiettare su di lui
proprie identificazioni, ossia, a volere che lui sia
quello che noi non siamo riusciti ad essere.
Quando si crescono due gemelli,
per il semplice fatto che sono due,
questo meccanismo della proiezione dell'identificazione
è molto più limitato. Diventa molto più difficile fare proiezioni
perché ci si trova sempre in conflitto su chi proiettare
e si finisce, fortunamente, per farlo meno.
Questo bloccarsi delle proiezioni identificative
risulta estremamente frustrante, nel sano del termine,
e costringe, da genitori, a risolvere da soli le proprie carenze
piuttosto che a usare i figli per tentare di sbrogliarle.

Per dirla in altri termini.
Il fallimento dei padri si traduce spesso
in imposizione di identificazioni sui figli:
"devi essere cosi ! (perchè io ne ho bisogno)" 
Con due gemelli, per giunta molto diversi,
mi pare che questo meccanismo sia più limitato
e costringe me padre a tentare di superare i miei fallimenti
e le mie carenze trovando una mia strada.

La realizzazione dei padri fa la sanità dei figli.
Il fallimento dei padri fa la malattia dei figli.

Pazienza.
Ci sono stati momenti,
specialmente quando Linda stava davvero molto male,
in cui la pazienza richiesta era davvero infinita.
A priori non credevo
che la quantità di pazienza necessaria
sarebbe stata cosi tanta.

Flussi di apprendimento.
E' curioso e bello, ed vorrei saperne di più,
osservare i flussi di apprendimento.
Mi riferisco al fatto intrigante e complesso
di come un apprendimento ne scateni poi un altro e un altro ancora ...
Per esempio:
la suzione al seno e connesso ad un riflesso di chiusura della mano
che serve a stimolare il seno,
questa chiusura della mano diventa piano piano "afferrare" durante la poppata,
poi l'afferrare diventa allungare le braccia per toccare ed accarezzare,
poi allungare e toccare rafforzano le braccia e diventano spingere e tirare,
poi lo spingere e tirare sono utili per usare le braccia quando si solleva il busto da proni,
e sono utili a cominciare a strisciare, ....
che diventerà gattonare, che diventerà alzarsi, che diventerà camminare,
che diventarà ...

Dalla suzione ed il riflesso di chiusura della mano
fino al camminare c'è un flusso spettacolare di apprendimenti concatenati.
Trovo tutto ciò affascinantissimo.

Nonostante. 
Evidentemente i bimbi hanno dei meccanismi
che fanno si che la crescita e gli apprendimenti avvengano
nonostante le varie difficoltà.
Penso a Linda che nonostante un mese di malattia
pare stia recuperando in fretta.
Deve aver continuato ad osservare,
deve aver allenato altre capacità
diverse da quelle che non riusciva ad allenare in quel momento,
deve aver fatto un percorso diverso ...
Evidentemente il cervello si lascia aperte più strade
per ovviare ai tanti problemi che il mondo può porre
durante la crescita.
L'evoluzione deve aver selezionato
la capacità di apprendere in condizioni difficili
perché è così che spesso vanno le cose.

Colori.
Facciamo palestrine per i bimbi, tutte colorate.
Facciamo giochini per i bimbi, tutti colorati.
Facciamo giochi all'aperto per i bimbi, tutti colorati.
Facciamo giochi in scatola per i bimbi, tutti colorati.
Facciamo vestinini per i bimbi, tutti colorati.
Compriamo per i bimbi pennarelli di ogni tipo ... tutti colorati.
Spille, matite, cartelle, astucci, fermagli, palle, biciclette, monopattini ... tutti colorati.

Poi prendiamo i bimbi e li mettiamo
in una scuola grigia,
in un mondo di case grigie,
in un mondo di macchine bianche, scure o grigie,
di marciapiedi e strade grigie,
di corridoi grigi,
di sale di attesa grigie,
di uomini con pensieri grigi ...

Qualcosa è da correggere.

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Il mio tempo per oggi è finito.
A domani.

guzman.













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