domenica 5 febbraio 2012

Appunti 18.


Penso alla storia ...
Penso alla storia.
Non a quella dei libri.
Non a quella dei grandi condottieri.
Non a quella degli uomini,
nel senso di esseri umani di sesso maschile.

Penso alla storia delle donne.
Ed alla storia delle donne che hanno avuto figli.

Penso a come tenevano i figli
le donne nel Medio Evo.
Come tenevano i figli
le donne all'epoca degli antichi romani.
Come tenevano i figli
le donne dell'antico egitto.

Come li portavano a giro ?
Come ci giocavano ?
Quanto ci giocavano ?
Li stimolavano ?
Come li stimolavano ?
Cosa facevano quando il bimbo piangeva ?
Cosa provavano quando il bimbo piangeva ?

Penso a tutta questa storia che nei libri di storia non c'è.
Eppure il genere umano passa di là.
Non sarebbe sopravvissuto senza il lavoro (sommerso) di
tutte le donne che hanno cresciuto i figli.

Non so niente di loro.

Poi vado ancora più indietro.
E penso alle donne con i bimbi nelle caverne delle preistoria.

Ormai si sa,
erano loro che dipingevano sui muri.
Sono loro che hanno dato il via all'arte.

Vorrei immaginarle mentre allattano vicino al fuoco ...
Vorrei immaginarle mentre cullano i bimbi ...
Vorrei immaginarle mentre scambiano sguardi affettuosi con i loro cuccioli ...
sguardi affettuosi nonostante il mondo cirocostante anaffettivo.

Sono immagini che gridano forte
che la vitalità degli esseri umani
resiste a tutto.





__________

E' nel rapporto con la mamma,
nel primo anno di vita,
che si struttura l'identità ed il pensiero.


guzman.

L'inquadratura si allarga.
Via via che i bimbi crescono l'inquadratura si allarga.

Si allargano le inquadrature nelle foto:
perchè i movimenti dei bimbi diventano più visibili ed importanti.
Si allarga la cornice dei temi trattati.
Si allargano i loro orizzonti
quando fanno capolino dalla fascia per sbirciare
com'è fatto il mondo fuori casa.

Ancora una volta sulla fascia ...
Il punto di vista sul mondo di un bambino i fascia o nel marsupio
è molto diverso dal punto di vista di un bambino nel passeggino
o in carrozzina.
Una idea precisa ce la da il seguente video (in lingua straniera,
ma contano le immagini ed i suoni ...)





Col passare dei mesi la posizione dei bimbi in fascia è cambiata:
Siamo partiti con la fascia a culla,
siamo passati presto ad usare la fascia pancia a pancia (ma con le gambe dentro),
adesso stiamo passando ad usare la fascia pancia a pancia con le gambe fuori ...

Tutto da reinventare.
Sarà che fa freddo ed i ritmi sono diversi.
Sarà che fa freddo e lo sentono anche i bimbi.
Sarà che i bimbi sono cresciuti ...
fatto è che le poche certezze che avevamo sui loro ritmi veglia-sonno-pappa
sono in questi giorni andate un po' perse.
Vogliono mangiare più frequentemente
ma quantità più piccole e,
come se non bastassero le difficoltà,
cominciano talvolta a sfasarsi tra di loro negli orari di allattamento e biberon.
Luca chiede di mangiare spesso.
Linda a volte rifiuta di mangiare agli orari che sceglie Luca ...
E cosi passiamo giornate intere a metterli sulle poppe
ed a preparare biberon ...
Giornate e nottate ...

Speriamo sia effetto del freddo.

Mentre ...
Mangio un boccone ...
mentre lavo un biberon ...
mentre metto l'altro biberon a sterilizzare ...
mentre metto una pentola sul fuoco ...
mentre Linda dorme sul mio petto ...
mentre chiudo la busta della spazzattura che si è già riempita ...
mentre cercavo di scrivere un post ...
mentre cercavo di leggere un messaggio ...
mentre verso l'acqua calda in tre tazze di the per Maria Carla ...
che deve bere molto,
mentre allatta ...
mentre spiluzzica della schiacciata ...
mentre aspetta la cena che mangerà con una mano ...
mentre continuerà ad allattare ...
mentre pensa alla logistica degli incontri futuri con i dottori ...
mentre cerca di leggere i post che ho scritto e vedere la sua posta ...

Mentre una volta
eravamo soliti concentrarci
su una sola cosa per mesi.

Obbligo di scrivere.
L' "obbligo" di scrivere in questo blog
è molto importante anche nel rapporto con i bimbi.
Mi aiuta a pensare.
Mi costringe a pensare.
Mi aiuta a cecare idee,
a vedere problemi,
a cercare soluzioni,
a fare ipotesi,
a stare dietro ai loro pensieri.

Posizioni per dormire ...
I bambini hanno imparato ad addormentarsi in vari modi
a seconda dei momenti della giornata:
  • sdraiati (a pancia in su, come impongono adesso) sul lettone con noi accanto,
    vedi figura nella nota successiva,
  • entrambe su di me al mattino presto mentre li cullo sulla seggiola a dondolo,
  • in fascia, basta fare un passo fuori casa ...
  • cullati in collo il pomeriggio ... (ma non funziona quasi più).

La notte.
La figura successiva rappresenta come passiamo la notte.
I bimbi stanno al centro del lettone con le braccia stese
(credo lo facciano per allargare lo stomaco).
E noi rimaniamo sui bordi del letto in bilico tra dentro e fuori.



Comunque va già molto meglio rispetto a prima che non riuscivano a dormire sdraiati.
Adesso, varie ore sul letto, con le dovute interruzioni ogni poche ore,
ci sembra comunque un lusso.

Sono in due, quindi ...
Quando erano appena nati sembrava che l'interazione tra Luca e Linda fosse maggiore.
Adesso che possono vedersi e toccarsi non sembrano interessati a farlo.
Forse danno per scontata la presenza l'un dell'altra
ed attendono il momento in cui l'interazione potrà risultare costruttiva e stimolante.
In ogni caso vale ancora il fatto che ciascuno dei due può fare all'altro
quello che vuole e l'altro non se la prende in nessun modo
come se sapesse di chi si tratta. 
Tutto questo per dire che il fatto di essere in due
non sembra per ora aver giocato un grosso ruolo, per loro.
Sicuramente lo ha giocato per noi.

Maria Carla e Luca.
E' più forte di noi.
Maria Carla si dedica molto di più a Luca
ed io mi dedico molto di più a Linda
durante le varie fasi della giornata.
Ovviamente a me piace stare del tempo anche con Luca
ed a Maria Carla piace stare del tempo con Linda,
però dividersi un po' i bimbi alleggerisce
il carico psicologico. Si crea un certo feeling,
una certa intesa ...
mc e luca
Estremisti.
Io e Maria Carla siamo sempre stati degli estremisti.
In tutto.
In tutto quello che abbiamo fatto da soli ed in quello che abbiamo fatto insieme.
Nello studio, nella matematica, nei principi di vita, nei viaggi ...
Tanto per dirne alcune:
- la matematica deve essere pura ed inutile ... altrimenti non vale la pena di studiarla,
- niente macchina, mai
- niente mezzi a motore se non pubblici,
- lunghissime passeggiate tutti i giorni, di solito 15km in 3ore,
- ecc.
Questo nostro essere estremisti non nasce da posizioni ideologiche,
ma è più una fissazione psicologica.

Una volta siamo partiti da Terracina (Latina) in bicicletta,
con due bici normali, senza allenamento, con due zainetti da scuola e una tenda ...
e siamo arrivati, 20 giorni dopo, ad Agrigento:


Ci rendiamo conto che anche con i bimbi ci mettiamo in condizioni estreme:
niente ciuccio, niente passeggino, ecc ... però ci piace provare le cose a modo nostro.
Se poi non riusciamo per lo meno ci abbiamo provato.

















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