[segue un mio lavoro di ricerca: "Immagini nella matematica"]
"Pecora con le poppe" e "Struzzo" di Linda. |
Bourbaki.
Come abbiamo visto
uno dei principali sostenitori dell'introduzione nelle scuole
dell'insiemistica e dei simboli ad essa legati fu Jean Dieudonné.
Jean Dieudonné
fu uno dei principali membri del gruppo matematico segreto Bourbaki.
Sotto il nome di
Bourbaki si celava un gruppo composto da famosi e bravi matematici
(quasi esclusivamente francesi) che si incontravano segretamente (a
partire dagli anni 1930) con lo scopo di riscrivere la matematica
tutta nel modo più astratto, rigoroso, pulito, elegante e
generale possibile.
Bourbaki ha
scritto decine di libri, pubblicato decine di articoli e dimostrato
decine di importanti teoremi.
Alcuni degli
aspetti fondamentali del lavoro di Bourbaki sono:
- tentativo di sistematizzare la matematica tutta
- assetto strettamente assiomatico e formale
- produrre un'opera autocontenuta
- rigore estremo
- esposizione dei risultati nella massima generalità
- massima astrazione possibile nella trattazione
- concisione, pulizia ed eleganza nelle dimostrazioni
- stile enciclopedico, esaustivo ma non neutrale
- abolizione di qualunque figura, disegno o schizzo
- uso della teoria assiomatica degli insiemi come base per tutti i risultati
- tentativo di ottenere una visione unificante grazie al concetto di struttura e trasformazione
A parte essere una
storia curiosa ed interessante quella di Bourbaki ed a parte il fatto
che il materiale prodotto da Bourbaki è sicuramente
estremamente interessante per gli studiosi di matematica, ciò
che qui ci interessa di più sottolineare è il tentativo
da parte di Bourbaki di sistematizzare la matematica tutta, la sua
avversione per disegni e figure ed il suo tentativo di ottenere una
visione unificante dei metodi matematici usando il concetto di
struttura e di trasformazione (o morfismo).
Tenendo in conto
questi tre aspetti possiamo tentare di rispondere, un passo per
volta, alle domande che sono emerse nel paragrafo precedente.
Cominciamo col
vedere da dove nasce la spinta alla sistematizzazione.
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