Pensare l'infinito.
Il quinto assioma
della teoria degli insiemi tratta dell'infinito e postula l'esistenza
di (almeno) un insieme infinito. Anche se per essere precisi
l'assioma non parla mai di “infinito” perché non è
ancora un concetto con una definizione:
Assioma
dell'infinito: Esiste un insieme X tale che {} è in X e
ogni volta che y è in X, lo è anche l'unione y U {y}
(dove U rappresenta l'unione).
Possiamo
immaginare che l'assioma ci stia dicendo che esiste un insieme X che
contiene tutti i numeri interi, a questo proposito bisogna definire i
numeri interi nel seguente modo.
Definiamo 0 come
{}.
Definiamo ora 1
come 0 U {0} ossia {} U {{}} = {{}}
Definiamo poi 2
come 1 U {1} ossia {{}} U {{{}}} = { {}, {{}} }
Definiamo poi 3
come 2 U {2} ossia { {}, {{}}, {{},{{}}} }
ecc.
Con i numeri così
definiti l'assioma si traduce in: esiste un insieme che contiene
tutti i numeri interi.
L'aspetto che qui
ci interessa è l'idea che ogni numero sia in certo senso in
grado di generare il successivo numero secondo la regola S(n) = n
U {n} dove S(n) è il successivo di n.
Questa possibilità
di passare da un numero al successivo, questa possibilità di
generare i numeri, di crearli, è qualcosa di specificamente
collegato alla fantasia umana. Anche gli animali sono in grado di
distinguere certe “numerosità” ma solo come concetto
statico: difronte alla figura di 3 chicchi di mais ed alla figura di
8 chicchi di mais, il pulcino sceglie di dirigersi verso la figura
con 8 chicchi. E' stato studiato che vari animali sono in grado di
distinguere le numerosità fino a 4, 5 o anche un po' di più.
Ma gli animali non hanno in nessun modo l'idea del contare.
Dobbiamo allora
pensare che l'idea del contare, il processo del contare, siano
collegati a qualcosa di specifico degli esseri umani. E' a questa
domanda che vogliamo dare una risposta precisa e saremo in grado di
farlo dopo aver parlato della Teoria della nascita di Massimo
Fagioli. Un vago accenno alla risposta lo troviamo nel nostro
paragrafo precedente in cui abbiamo detto che gli assiomi della
teoria degli insiemi evocano le immagini di: bambino, bambino e
mamma, socialità, infinito. Allora dobbiamo forse pensare che
la capacità di contare sia connessa con il movimento (nel
tempo) della mente dal sé (io) all'immaginare che ci debba
essere un altro essere umano.
Torneremo ampiamente su questo punto.
Torneremo ampiamente su questo punto.
L'altro aspetto
interessante è il fatto che il distinguere numerosità
come fanno gli animali è collegato a qualcosa di statico, di
fisso che al massimo può portare ai concetti di Uno, Due, Tre,
Quattro, Molti. Arrivati cioè a una certa numerosità si
passa al concetto di Molti e non interessa più la differenza
tra un insieme con 30 chicchi e uno con 32 chicchi.
Mentre il contare
è collegato a qualcosa di dinamico, ha in sé il
concetto di tempo ed il concetto di processo per cui, siccome il
processo si può ripetere, si arriva all'idea di numeri senza
fine. Si arriva all'idea di infinito.
Pensare l'infinito
è capacità specificamente umana che nasce dal contare
come processo dell'immaginazione nel tempo.
Catalogare
numerosità è attività specificamente animale che
nasce dall'utilità razionale di andare dove ci sono più
risorse.
Ne parliamo ancora
nel prossimo paragrafo perché ci sembra un punto importante.
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