Definizione di Categoria.
Non è
questo il posto adatto per entrare nei dettagli della teoria delle
categorie. Si tratta di una teoria affascinante, espressiva e
potente. Possiamo qua solo mostrare come la definizione di categoria
sia piuttosto elementare e dare dei semplici esempi.
Abbiamo
detto che nella teoria delle categorie il concetto fondamentale sono
le frecce.
Una
freccia f
dall'oggetto a
all'oggetto b
si indica con:
Diciamo,
per semplicità, che due frecce sono consecutive se l'oggetto
destinazione della prima coincide con l'oggetto sorgente della
seconda.
Una categoria è
una collezione di frecce tra oggetti tale che:
- Associatività: date tre frecce consecutive f , g , h risulta:
h (g f) = (h g) f.
Questo
è quanto è richiesto ad una collezione di frecce per
essere definita una categoria.
In
poche parole: le frecce si possono comporre, ogni oggetto ha una
freccia che ritorna su stesso ed agisce come freccia neutra, la
composizione di frecce è associativa nel senso che nella
composizione hgf non
importa se si compone prima h
con g
e poi con f,
oppure se si compongono prima g
con f
e poi si compone con h.
La
definizione può sembrare strana ma sicuramente sembrano deboli
le richieste che si fanno sulle frecce e sembrano non in grado di dar
luogo a una matematica espressiva e potente. Invece il fatto di
incentrarsi da subito sul concetto di relazione dà alla teoria
delle categorie una espressività enorme.
Un
esempio immediato di categoria è dato dalla collezione degli
insiemi (che giocano il ruolo di oggetti) con le funzioni (che
giocano il ruolo di frecce) ma gli esempi di categorie che si possono
fare sono praticamente infiniti. In generale (ma non è affatto
l'unica possibilità) si ottiene una categoria considerando gli
oggetti matematici con una certa struttura (esempio: spazi
topologici, spazi metrici, gruppi, ...) e considerando come frecce le
trasformazioni che preservano tale struttura.
Non
possiamo qua spingerci oltre nella descrizione delle categorie.
Abbiamo
visto come nella teoria degli insiemi molte costruzioni risultino
forzate e farraginose: la coppia ordinata, il prodotto cartesiano, le
relazioni, le funzioni, i numeri naturali, ...
La
teoria delle categorie riesce a dare delle definizioni pulite e
strutturali di tutti questi concetti e di moltissimi altri.
Quando
diciamo “definizioni strutturali” intendiamo definizioni in grado
di cogliere esattamente ed esclusivamente la struttura di ciò
che si vuole studiare.
Così non è per esempio per la definizione dei numeri naturali data nella teoria degli insiemi. Se definiamo 0 come {}, 1 come 0 U {0}, 2 come 1 U {1}, 3 come 2 U {2} e cosi via, otteniamo qualcosa che ha le proprietà dei numeri naturali ma che ha anche molte altre proprietà casuali derivanti dalla specifica costruzione che ne stiamo dando: per esempio, secondo questa definizione, abbiamo che 1 appartiene a 3, cosa che non ha nessun significato ma è solo conseguenza della costruzione scelta.
Secondo una definizione strutturalista il numero 3 dovrebbe essere caratterizzato esclusivamente dall'occupare il terzo posto nella successione dei numeri e da nessun'altra proprietà derivante per esempio dall'insieme che si è scelto per rappresentarlo.
Così non è per esempio per la definizione dei numeri naturali data nella teoria degli insiemi. Se definiamo 0 come {}, 1 come 0 U {0}, 2 come 1 U {1}, 3 come 2 U {2} e cosi via, otteniamo qualcosa che ha le proprietà dei numeri naturali ma che ha anche molte altre proprietà casuali derivanti dalla specifica costruzione che ne stiamo dando: per esempio, secondo questa definizione, abbiamo che 1 appartiene a 3, cosa che non ha nessun significato ma è solo conseguenza della costruzione scelta.
Secondo una definizione strutturalista il numero 3 dovrebbe essere caratterizzato esclusivamente dall'occupare il terzo posto nella successione dei numeri e da nessun'altra proprietà derivante per esempio dall'insieme che si è scelto per rappresentarlo.
Un
altro aspetto interessante, anche, come vedremo, per i nostri scopi,
della teoria delle categorie è la sua capacità di
rappresentare anche se stessa. E' qui che la teoria delle categorie
prende il via verso livelli di astrazione che non esistono in nessuna
altra branca della matematica. Le categorie (viste come oggetti) con
le trasformazioni tra categorie (viste come frecce) formano esse
stesse una categoria ... Ma qua, davvero, non possiamo spingerci oltre
perché la difficoltà matematica delle astrazioni diventa
esponenziale.
____________
L'aspetto che più
ci interessa è questa possibilità di basare la
matematica sulle frecce.
Di basare la
definizione dei numeri sulle frecce. Di caratterizzare il contare con
le frecce.
Ci interessa qua
sottolineare l'importanza nella matematica moderna e nelle fondamenta
della matematica del concetto di freccia, relazione, processo,
trasformazione.
Ci interessa
perché tenteremo di cogliere l'origine stessa di tali concetti
nei primi processi mentali di ogni neonato.
A questo scopo
dobbiamo descrivere la Teoria della Nascita di Massimo Fagioli.
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