mercoledì 26 ottobre 2011

Dedicato alla 2F e 3D

[Oggi non ho foto (non ho potuto farne) ma ho una storia importante].

Questo post è dedicato alla 2F ed alla 3D.

Ed è dedicato a loro perché i ragazzi di queste due classi
c'entrano profondamente con Luca e Linda.

E per dirvi come c'entrano devo raccontare una storia anche dolorosa.


Io e Maria Carla volevamo dei figli da tempo.
Ci sentivamo pronti e sentivamo che stare con i bambini ci piaceva proprio.
Ma  non venivano.
Abbiamo allora dovuto fare delle cure.
Dopo circa di due anni di cure e tentativi,
l'hanno scorso Maria Carla rimase incinta.
Ma la gravidanza si interruppe spontaneamente dopo due mesi.

Era estate.
Era finita la scuola.
Il dolore ci attanagliava.
Camminavamo nei boschi tutto il giorno. Tutti i giorni.
Per sedare il dolore che non si sedava.

Passò tutta l'estate così.
Cercando di rimettere insieme i cocci, le forze, le speranze.
Ma con l'avvicinarsi dell'inizio della scuola
la tristezza e l'angoscia peggiorarono.

L'idea di dover tornare a insegnare,
di dover di nuovo stare con i bambini e i ragazzini,
tutta la mattina, tutti i giorni, sembrava insopportabile.
Come avrei potuto passare le mattine con i bambini e i ragazzini
se non potevo averne di miei ? Mi chiedevo.

Tutto sembrava impossibile.
Tutto sembrava inutilmente doloroso.
Tutto sembrava faticosissimo.

Quando fui convocato ed accettai la supplenza,
lo feci più per un atto di dovere nei confronti dell'umanità e miei,
che con l'idea di riuscire a fare bene
come ero sempre riuscito gli anni prima.

Sapevo che avrei sofferto in classe.
Che non sarei forse riuscito a trasmettere gioia, voglia, vitalità, curiosità.

Quando arrivò il momento di entrare in classe
provai a concentrarmi qualche minuto,
ma la mente andava in tutte le direzioni.

Entrai senza più sapere nulla.
Superai quella porta.
Feci quel passo alla cieca.

E successe l'inatteso.

La guarigione, la cura, la speranza, la felicità.
Istantaneamente.
Contrariamente a quello che pensavo,
la sola visione dei ragazzi mi guariva.
Non aveva nessuna importanza che io non ne avevo potuti avere di miei fino a quel momento.
Quei ragazzi erano li davanti a me
ed avevano bisogno di me.
Delle mie parole, delle mie storie, delle mie conoscenze, del fare insieme.
Erano disposti ed interessati a imparare.
Volevano giocare, ridere, scoprire, conoscere, fare, ...
ed erano disposti a fidarsi di chi fosse stato onesto con loro.

La Prima F mi guarì.
E così fu per Maria Carla con la Seconda D e Terza D.

Nel giro di pochi giorni già ci conoscevamo
e facevamo esperimenti matematici di ogni tipo.
Inutile raccontare il seguito che conoscete bene:
algebra, video, cabri, lezioni, rally, computer ...


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Ad Ottobre dell'anno scorso raccontai ai ragazzi
che io e Maria Carla stavamo provando ad avere dei figli
e che per questo forse sarei dovuto mancare delle ore.

I ragazzi hanno seguito le varie vicende,
i vari tentativi.
E ci hanno sempre voluto molto bene.
Hanno involontariamente ed inconsciamente
protetto questa idea e questo nostro sogno di avere dei bambini.
Si sono innamorati subito di questa idea
e l'hanno aiutata a diventare realtà,
semplicemente regalandoci la loro gioia, interesse, vitalità.

Ad Ottobre di quest'anno sono nati Lindina e Luchino.

I ragazzi di Seconda F e di Terza D sono tutti loro zii
(come dicono ester, fede, linda (quella grande))

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Voglio dire un grazie speciale a Linda (quella grande)
che è stata molto contenta di essere l'ispiratrice, grazie a quello che è,
del nome per la nostra Lindina,
ed a Luca (quello grande) che ci ha ispirato per il nome del nostro Luchino.

Linda (quella grande).
Avrei voluto mettere
una foto di Linda con Lindina.
Lo facciamo appena possibile Linda!
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Un ultimo pensiero: potevo continuare con la carriera universitaria,
diventare ricercatore fisso.
Ma qualcosa mi ha spinto a lavorare con i ragazzi.
Adesso so cos'è.

ciao,
guzman.



Scrive Stefano, riguardo al post di ieri: 
Vorrei che Linda sapesse già leggere quello che le scrive il suo babbo !
Vorrei che Linda ti scrivesse altrettanto ...
ma ne passera' di tempo per arrivare a quel giorno.
E sarà un tempo ricco di gioia, felicità, soddisfazioni ...
ma anche di preoccupazioni ...
I figli sono il nostro sangue a loro vorremmo dare il meglio del meglio.
Il calore, l'amore, la sicurezza e la tranquillita' ...
e tu mi sembra che sia gia' su una buona strada

Grazie a Stefano, Cristina, Umberto ... 

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