ed altre questioni che mi ero segnato di trattare.
Il mio scrivere potrebbe non essere del tutto lineare ed esaustivo come vorrei
a causa della stanchezza ...
L |
Ciuccio.
Sono onestamente interessato al vostro parere riguardo all'uso del ciuccio.
Io, istintivamente, prima di avere dei bimbi, ero sempre stato contrario all'uso del ciuccio.
Mi sembrava che i bambini con il ciuccio tendessero a chiudersi in se,
a non rapportarsi con il mondo, a trovare nel loro ciuccio la soluzione ai problemi.
Mi sembrava che i bambini con il ciuccio perdessero parte della loro
curiosità e voglia di esplorare e divenissero meno sociali.
Di alcune di queste cose sono ancora convinto
ma, in verità, la mia posizione riguardo al ciuccio è in molto cambiata.
Ho potuto notare come i piccoli, specialmente se prematuri,
abbiano una naturale tendenza alla ricerca di qualcosa da succhiare
e come questa tendenza diventi talvolta spasmodica.
La suzione è un calmante naturale, è un sedativo potente
e loro sembrano saperlo.
Succhiando sono in grado di affrontare dolori
e di addormentarsi tranquilli.
Ho letto inoltre che nei prematuri
la suzione aiuta addirittura a completare la formazione del sistema nervoso.
E' capitato, in periodi diversi, che sia Luca che Linda
abbiano cercato con veemenza qualcosa da succhiare
e, controvoglia, io e Maria Carla abbiamo ceduto all'uso del ciuccio
cercando di limitare la durata di tale uso.
E' capitato anche che l'uso del ciuccio sembrasse dilagare
nonostante la nostra intenzione di limitarne i momenti ed i luoghi
in cui concederne l'uso.
Con mia sorpresa
il ciuccio non li rendeva più chiusi in se stessi
ma più tranquilli ed esploratori
dal momento che il problema da affrontare
era risolto dal ciuccio
e la mente poteva dedicarsi ad altro.
Nel giro di poco tempo in ogni caso
sia Luca che Linda
hanno cominciato a non chiederlo più
e spesso anche a rifiutarlo.
Al momento, e per adesso, non sembrano volerlo quasi mai.
In questo credo che abbia giocato un grosso ruolo
l'uso delle fasce.
In collo a noi, compatti nella fascia,
riescono ad affrontare dolori e momenti difficili.
E' per questo che abbiamo deciso di sincronizzare l'uso
delle fasce con i loro momenti difficili
piuttosto che con i nostri momenti di voglia di tenerli.
Tutto procede meglio cosi.
Penso che valga come lezione generale:
le voglie ed i bisogni personali
finiscono spesso per costituire un'assenza
nei confronti dei bimbi
[tornerò su questo aspetto].
Ciucciare, Poppare, Mangiare al Biberon. Tre cose diverse.
E' ben noto che la bocca riveste un ruolo importante per i neonati
ed è per questo che la muscolatura della bocca e
la coordinazione dei movimenti della bocca sono molto sviluppate
fin da subito nel neonato.
Chiamiamo "ciucciare" l'atto di tenere in bocca il ciuccio e succhiarlo,
"poppare" l'atto di tenere la poppa in bocca per succhiare il latte
e "mangiare al biberon" l'atto di succhiare la tettarella del biberon per bere il latte,
ecco ... se ciucciare, poppare e mangiare al biberon
possono sembrare atti simili dal punto di vista del gesto della bocca
e del pensiero coinvolto in tali atti,
ho scoperto che per Linda
(e immagino per molti neonati in generale)
sono atti del tutto diversi:
Distingue le azioni di ciucciare, poppare, mangiare al biberon in maniera netta.
Per lenire il dolore o per addormentarsi chiede talvolta il ciuccio.
Per soddisfare la voglia di rapporto e di conferme chiede di poppare.
Quando ha molta fame chiede il biberon.
E le tre azioni non sono interscambiabili:
se ha fame vuole la poppa e non accetta il ciuccio,
se ha molta fame vuole il biberon e non accetta ciuccio o poppa (che è più impegnativa del biberon),
se ha molto dolore vuole il ciuccio e non accetta la poppa ...
Soprende vedere la chiarezza di idee, la caparbietà,
e l'identità dietro a queste capacità.
E' molto difficile. Ci sono troppi parametri.
Devo dire che tutta questa fase iniziale è risultata molto più difficile
di quanto credessi.
Adesso va meglio ed anzi, siamo contenti.
Ma ci sono stati, e ci saranno ancora,
momenti difficili in cui uno non sa più se sta facendo la cosa giusta
e se sta aiutando i bimbi a crescere bene.
Nonostante l'ovvio impegno totale,
l'ovvio essere a totale disposizione,
l'ovvia noncuranza della fatica e del sonno ...
nonostante tutto questo ci si trova ad affrontare un mondo sconosciuto,
un mondo bellamente e sanamente irrazionale,
un mondo di meccanismi ignoti
che mette profondamente in crisi.
Verrebbe la voglia di sapere esattamente
da cosa dipende il fatto che piangano o no
e che dormano o no. Ma.
Ma ci sono troppi parametri.
Si, i bimbi sono marchingegni con troppi paramteri.
Non si riesce a capire l'effetto della variazione
di un parametro per volta
perché non c'è il tempo ne il modo di cambiare
un parametro per volta.
Ed allora ci si trova a fare ipotesi bislacche
ed ad andare a tentoni cercando di azzeccare
qual'era l'alchimia di situazioni e movimenti
che, per puro caso, aveva fatto funzionare tutto quella volta ...
Ci sono troppi parametri:
l'ora della poppata, la durata della poppata,
le modalità della poppata, il tempo che stanno in braccio,
la temperatura del latte, la temperatura della casa,
l'abbigliamento dei bimbi, la temperatura del lettino,
il modo di tenerlo in braccio, le luci nella stanza, ...
e soprattutto, i pensieri, le idee, gli umori di due bimbi
e di due adulti.
Ci sono troppi parametri e sono parametri
in continuo divenire.
Impossibile schematizzare tutto e farne una regola.
Solo le intuizioni, un sano rapporto inconscio con la realtà
ed i tentativi possono via via indirizzare verso
le modalità di rapporto più sane e più proficue
da tenere con i bimbi.
Nella fascia.
Fin da quando abbiamo saputo che avremmo avuto dei bambini
l'idea di tenerli e di portarli a giro nella fascia ci attirava molto.
Maria Carla si era documentata subito
sulle fasce ed avevamo guardato dei filmati.
La fascia stessa è stata una delle prime cose
che abbiamo comprato pensando ai bimbi.
E ci siamo allenati ad indossarla, quando Maria Carla era incinta,
con un peluche a forma di tasso.
Le fascie hanno molti effetti positivi sui bambini
e sono in grado di stimolarli in numerosi modi.
Elenco alcune degli aspetti che mi vengono in mente
[vorrei trovare e leggere studi precisi a questo riguardo
ma adesso non ne ho il tempo ...]
- Contenimento.
Come abbiamo imparato i piccoli hanno bisogno di essere contenuti. Si sono abituati nell'utero a sentire la parete dell'utero stesso che contrasta i loro movimenti. Senza un analogo contrasto la possibilità di muovere le braccia e le gambe liberamente diventa per loro fonte di smarrimento. Questa necessità è accentuata nei prematuri. Apprendere a mantenere autonomamente posizioni flesse è per loro una grande conquista.
La fascia offre un contenimento elastico distribuito sul tutto il corpo di intensità regolabile. - Calore.
Il contatto tra genitore e bimbo produce un calore piacevole per il bimbo (e per il genitore). La temperatura di questo calore è regolata dai corpi di genitore e bambino per cui si mantiene al livello ideale. Anche quando fa molto freddo il calore prodotto è sempre più che sufficiente. - Dondolio. Il bimbo in fascia viene cullato dal dondolio del camminare del genitore.
Contenimento, calore, dondolio riproducono in parte le condizioni della vita intrauterina.
Il dondolio dipende dall'attività del genitore e può pertanto stimolare il bimbo in vario modo a seconda che il genitore stia camminando o svolgendo delle faccende in casa. - Respiro. Poter sentire il respiro del genitore è un'altra fonte di stimolo piacevole per il bimbo. Il respiro può essere avvertito dal bimbo in tre modi almeno:
i movimenti respiratori del torace del genitore si aggiungono al dondolio di base del camminare del genitore o cullano il bimbo anche quando il genitore sta seduto,
l'aria espirata del genitore può facilmente raggiungere il volto del bimbo se questo è stato posizionato piuttosto in alto e può quindi costituire una fonte di stimolo piacevole [come ho costatato],
il calore e l'umidità dell'aria espirata dal genitore (e dal bimbo) possono creare una nicchia calda per la testa del bimbo sul torace del genitore [come ho costatato], - Ritmo. Dondolio e respiro cullano il bimbo con schemi ritmici che possono seguire vari schemi. Penso si tratti di una stimolazione piacevole e interessante per il bimbo.
- Orecchio interno ed equilibrio. Il dondolio ed il ritmo stimolano l'orecchio interno e il senso dell'equilibrio.
- Pelle e tatto. La pelle ed il tatto del bimbo (e del genitore) vengono stimolate dalla pressione esercitata dalla fascia e dai piccoli sfregamenti dovuti al dondolio.
- Massaggio. Il dondolio e la pressione della fascia esercitano un continuo massaggio sui muscoli, le articolazioni e gli organi del bimbo.
- Ginnastica passiva. I bimbi portati in fascia fanno anche della ginnastica passiva. Il dondolio costante cambia con regolarità le posizioni degli arti e della spina dorsale portando i muscoli ad allungarsi ed accorciarsi ritimicamente.
- Ginnastica attiva. Il bimbo si trova a volte a compiere piccoli movimenti di contrasto o di compensazione in risposta al dondolio che avverte. Può capitare per esempio che contragga ritmicamente i muscoli del collo per mantenere il bilanciamento della testa [come mi è capitato di vedere].
Inoltre la situazione nella fascia è piuttosto dinamica: le fasce hanno cedimenti ed aggiustamenti per cui la posizione generale del bimbo tende a cambiare abbastanza facilmente quando si cammina. In risposta a questi cambiamenti, ed anche alle proprie esigenze, il bimbo preme e tira per riposizionare gli arti e la schiena.
[Si potrebbe essere portati a pensare che allora il bimbo dorme forse meglio quando sta fermo nel lettino ma da quello che ho potuto vedere i livelli di rilassamento e sonno profondo che raggiungono in fascia non vengono raggiunti nel letto]. - Intestino. Non so quali siano gli effetti sugli organi interni del bimbo ma sicuramente il dondolio, la pressione ed il calore stimolano l'attività intestinale [come abbiamo spesso appurato].
Probabilmente anche la circolazione sanguigna e linfatica del bimbo viene stimolata. - Voce. La voce del genitore che parla è facimelnte udibile dal bimbo che sta sul torace, sia direttamente che amplificata nel volume dalla cassa toracica. In questo modo il bimbo conosce meglio la voce del genitore e ne è continuamente stimolato ed accompagnato.
- Esplorazione. Quando il bimbo ha voglia può esplorare il mondo avendo lo sguardo alla stessa altezza (quasi) dell'adulto. Osserva l'ambiente, osserva gli oggetti, partecipa agli incontri, ascolta le voci ...
- Intesa. La fascia crea un rapporto di intesa profondo tra il genitore ed il bimbo. Una sorta di intesa animale come quando la cagna sposta i cuccioli prendendoli in bocca per la collottola con un leggero morso.
- Aria, ossigeno, sole. Quando la fascia è indossata fuori casa il bimbo è stimolato dall'aria e dal sole.
- Calma. Quando la fascia è indossata in casa, il genitore, avendo le mani libere, può svolgere varie faccende. Il fatto di poter svolgere alcune faccende trasmette calma al genitore e di conseguenza al bimbo.
- Allattare. E' possibile allattare al seno i bimbi direttamente dentro la fascia anche mentre la mamma cammina e si tratta, mi dice Maria Carla, di una sensazione particolarmente piacevole.
Passeggiare con un bimbo al seno ... - ...
Ho cercato di essere esaustivo ma sono in realtà esausto ... e non molto lucido.
__________________________________
Abbiamo affrontato varie notti di fila difficili.
Il sonno e la stanchezza si sono fatti sentire.
Abbiamo cambiato la disposizione dei letti e dei materassi
e le procedure di allattamento e addormentamento ...
La nuova soluzione ci convince molto di più. [ci tornerò su]
:) |
ciao,
guzman.
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