Si tratta per lo più di appunti personali
su varie questioni che mi facevano pensare.
Non ho avuto modo di fare foto,
se riesco a farne le aggiungerò al post.
- Nei Sogni.
Parlavo dei tipi di pianto ...
del pianto per fame, per dolore, per malessere ...
e scordavo il pianto nei sogni,
il pianto più bello.
Un pianto delicato, molto acuto ma a volume molto basso,
una specie di miagolio in risposta alle immagini
che si formano nella mente durante il sonno.
Un miagolio che racconta
della capacità di pensare per immagini
e di come anche fin da piccoli
gli esseri umani facciano già pensieri complessi.
- Verbi.
Ci sono verbi che sono mondi per un neonato.
Mi chiedevo tempo fa come e cosa si può provare ad insegnare
ad un neonato nei primi mesi ...
Mi sono reso conto che se è possibile insegnare loro qualcosa
deve trattarsi di qualcosa connesso con le loro attività fondamentali.
Ed allora, involontariamente, mi sono trovato ad analizzare,
per quello che posso senza conoscenze specifiche,
le caratteristiche di alcune attività fondamentali dei neonati.
Vorrei aver letto di più sui neonati
quando ne avevo il tempo ...
Dormire. Inutile dire. Dormire è una delle attività principali.
Dormire permette di crescere ma anche di rielaborare le immagini
e le sensazioni avute durante la veglia ...
Dormire si ... e sognare.
Ciucciare. Quello del ciucciare è un gesto importante.
Ripetitivo e ripetuto milioni di volte ...
Dà dipendenza. Scatena le endorfine e permette di dormire.
Pare che la suzione aiuti anche la compelta
formazione di certe capacità neurologiche
oltre che lo sviluppo di una serie di muscoli ...
Poppare. Poppare non è solo ciucciare il latte dalle poppe (o dal biberon).
L'attività del poppare richiede ed allena molte abilità.
Prima di poppare c'è il gesto del picchio:
il bimbo colpisce il seno (o ciò che ha davanti)
con ripetute capocciate. In questo modo stimola il seno
ed allo stesso tempo effettua una ricerca della localizzazione del capezzolo.
Durante la poppata distende e rilassa tutto il corpo
ma contrae le mani e le braccia per premere il seno, stimolarlo
e facilitare l'uscita del latte.
Quando il capezzolo non è ben posizionato in bocca,
il bimbo tira indietro la testa senza mollare il capezzolo
in modo da distendere completamente il capezzolo stesso
e poi lo riprende tutto ben disteso dentro la bocca fino in gola.
E' sorprendente la complessità e la quantità delle conoscenze
comportamentali innate.
Afferrare. Ad afferrare si apprende poppando:
durante la poppata il bimbo tende ad afferrare il seno
per farne uscire il latte.
E' sufficiente mettere un dito in bocca ad un bimbo affamato
per notare come istantaneamente chiude i pugni.
E' così che ho insegnato a Linda a tenere il suo giochino:
mentre aspetta il biberon le do il giochino in mano
e le dico "chiudi" ... Siccome è in attesa del latte,
chiude subito la mano e regge forte il giochino.
Adesso che ha imparato è in grado di reggere il gioco
anche in altri momenti ...
Muoversi. I neonati si muovono molto, specialmente quando
hanno fame e quando sono a disagio.
Quando hanno fame di solito mulinano le gambe e le braccia nell'aria.
Quando sono a disagio oltre a mulinare le game e le braccia
in maniera concitata, inarcano la schiena per svincolarsi dalla posizione in cui si trovano.
Mi dicono che decine di gesti e di movimenti dei neonati nei primi mesi
sono stati catalogati e se ne conosce con precisione il senso e l'origine ...
ripeto, vorrei aver letto e studiato di più a riguardo quando ne avevo il tempo.
Tre verbi mi sembrano importanti: spingere, succhiare, contrarre.
Ascoltare. I bimbi piccoli sono bravissimi ad ascoltare.
Per quello che vedo non solo sono subito in grado di riconoscere le voci
ma anche in grado di imparare a riconoscere parole ed associarle a situazioni varie.
In più Linda è affascianata enormemente dalla musica classica.
Tornerò su questi due punti con un post specifico.
Guardare. Nei periodi di veglia i bimbi piccoli osservano il mondo.
Guardano con calma i dettagli della stanza e si fissano talvolta
su colori o luci che li attraggono.
Altre volte studiano i volti delle persone che si avvicinano.
Penso che sia possibile far fare vari esercizi riguardanti lo sguardo ...
tipo seguire un oggetto colorato ecc ... Ci dovrò studiare.
Probabilmente sto scordando qualche verbo importante.
- Ci vuole un fisico bestiale.
Per stare dietro ai bimbi ci vuole davvero un fisico bestiale.
Specialmente se sono due.
Si dorme poco o nulla, si tengono bimbi in braccio
per molte ore al giorno, se ne sostiene il peso con le braccia e con la schiena
anche in posizioni non sempre comode,
e si mangia, ci si lava, ci si rilassa un po' solo quando capita.
A tutto questo io e Maria Carla aggiungiamo, per abitudine e piacere nostro,
lunghe camminate ogni giorno con i bimbi nelle fascie.
La situazione è così impegnativa per l'organismo
che io tendo a compensare mangiando come un maiale. Sento che mi fa bene.
- Processi e Distanza.
La crescita e lo sviluppo fisico e mentale di un bimbo
è fatta da processi molto lunghi e complessi.
Con i bimbi si impara fin da subito che bisogna per lo più
per la maggior parte del tempo esserci e starci.
Poi, osservando con calma, ogni giorno si apprezzano piccoli passi
anche se ho la sensazione che di molti dei passi fatti non ci si renda neanche conto.
A rendere difficile da parte di un genitore
l'osservazione dello sviluppo del bimbo
è il fatto che il genitore è parte integrante del processo
e non ha perciò la distanza necessaria per poter valutare ...
Però ha la distanza necessaria a godersi tutto. :)
Nessun commento:
Posta un commento